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Il guaio è che il servizio più indispensabile di Internet, secondo me, nel 2016 è utilizzato da gente non ha idea di come si usi una mail.
"Miki 64 chiocciola email punto it? Senza spazi, vero? Tutto minuscolo?"Stramaledetta segretaria d'azienda, mi mostri solo una email in cui trovi un indirizzo con lo spazio e io lavorerò gratis al posto tuo per 30 giorni su 30!
Per certi utenti, l'email serve solo per registrarsi a Facebook: quando poi chiedi loro dove spedire dei documenti ecco la solita risposta cretina:
"Mandami una foto su Whatsapp"!
A parte la risposta cretina, vai a spiegare a questi pecoroni narcisisti dotati di iCoso che è un PDF e non un JPEG e che allora tanto valeva inviargli un fax...
Ora, non è che io voglia tornare alla telescrivente o ai segnali di fumo, ma volete mettere la comodità di redigere un documento di posta elettronica rispetto alla scomodità di impiastricciare di ditate uno schermo da orbi che ti illumina la faccia?
Del resto, che cosa pretendiamo noi da uno Stato che localmente richiede
"solo un fonogramma per confermare" e che quando legifera ti crea un obbrobrio come la Posta Elettronica Certificata?
Se Thunderbird fosse un marchio di social-schifezze come lo sono Instagram, Tweet, Tumbrl o come lo era il defunto Messenger non sarebbe sconosciuto ai più, anzi!
Anzi, detto tra noi... mi sembra che più il nome sia idiota (vedere quelli appena citati ed aggiungervi Faccialibro) e più abbia successo!
La prima mail è stata inviata ormai 40 anni fa e oggi la gente non sa ancora che cos'è! Incredibile!
Il povero Ray Tomlinson dovrebbe rivoltarsi nella tomba visto che è l'inventore di un servizio così grande eppure così bistrattato...
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