Poi, se per partigianeria o per personalissime convinzioni, preferite dire che non è così, allora siete liberi di farlo. Resta comunque un fatto non vero.
Con tutto il dovuto rispetto parlando, credo che si tratti del significato di dare al termine di trasparente...:
*) quello informatico cioè che l'utente non si accorge che un'installazione viene eseguita mentre lui sta utilizzando il suo PC
*) quello da vita reale cioè che l'utente si accorge in maniera chiara e sincera (che trasparisce chiaramente) dell aggiornamento. In questo senso l'aggiornamento sarebbe poco trasparente per via di un processo a parte che lascia trasparire poche informazioni sul proprio operato. (Ulteriore fonte il Wikizionario.)
Rispetto entrambi i punti di vista, ... ma non vado oltre per non divagare troppo.
Per tornare a quanto detto da Iceberg nel messaggio di apertura di questa discussione il passaggio da una gestione delle versioni ad una gestione completamente diversa è un processo la cui delicatezza è proporzionale alla diversità.
Idem come sopra con patate al forno per quanto riguarda gli aggiornamenti e la loro procedura.
Le aumentate somiglianze con Google Chrome non dovrebbero farci perdere di vista il fatto che la nostra priorità è e rimane Firefox.
Per concludere la realizzazione delle ultime versioni di Firefox (come pure TB e SM) rispecchia delle scelte fatte da chi se ne è fatto carico (responsabili) come pure il lavoro di chi poi effettivamente deve attuarle (programmatori, etc). Se per qualche rispettabile motivo non si condivide quanto appena citato credo che loro, le lore scelte ed il loro lavoro comunque meritino uguale rispetto.