Ciao,
...direi di smettere di usare la parola "software" se non strettamente necessario (nel caso in cui ci sia forte ambiguità di senso, ad esempio), e utilizzare invece "programma".
Sono completamente d'accordo con te, Simo, dove esistono dei traducenti italiani comprensibili e accettati è corretto utilizzarli.
Facendo riferimento a ciò che ti ha detto Chevrel, Simone, sono d'accordo, la lingua è una continua evoluzione, è nella sua natura modificarsi per inglobare nuove parole, tuttavia nei linguaggi settoriali come possono essere, per es. il linguaggio informatico, o il linguaggio medico, ecc. è necessario, per quanto possibile, attenersi a uno standard comunemente accettato. Questo, come avevo già avuto occasione di dire, non significa adagiarsi in una prona accettazione senza riserve, facendo propri orribili calchi dall'inglese, oppure servirsi di termini in lingua originale quando in italiano esistono dei corrispettivi perfettamente comprensibili. Insomma, bisogna sempre tenere conto dell'usabilità del testo e degli utenti finali del prodotto, se il testo è indirizzato a tecnici del settore, è necessario attenersi il più possibile allo standard in uso, se l'utente finale è pubblico generico, rendere il testo il più comprensibile possibile anche ai
non addetti ai lavori.
I miei due centini,
Liz