Scribus o Microsoft Publisher?
Microsoft sceglie Scribus!Scribus è un’applicazione open source di desktop publishing (DTP). Ad oggi, è distribuito per i sistemi operativi GNU/Linux, Unix, Mac OS X, OS/2 e Windows.
Non si è mai ritagliato una sua larga fetta di utilizzatori su Windows (come, ad esempio,
VLC o
LibreOffice o
Thunderbird) in quanto è sempre stato soffocato nella morsa del più conosciuto, del più anziano e del più diffuso concorrente,
Microsoft Publisher.
Ma adesso ci giunge una notizia che ci insegna molto, prendiamola da Tom's Hardware,
Addio a Microsoft Publisher: non sarà più supportato Segue una riproduzione dei vari paragrafi dell'articolo e un nostro commento.
Il tramonto di Microsoft Publisher si avvicina: dall'ottobre 2026 lo strumento di impaginazione che ha accompagnato generazioni di utenti scomparirà definitivamente dal pacchetto Microsoft 365.
Dopo oltre 30 anni di onorata attività, Publisher si avvia al capolinea: nell’ottobre 2026 sarà abbandonato e da allora non farà più parte del pacchetto Microsoft 365, né verranno più pubblicati aggiornamenti per chi è in possesso di una licenza perpetua.
Il comunicato ufficiale Microsoft giustifica la decisione con
l’esigenza di evolvere la propria offerta per andare incontro alle nuove esigenze degli utenti. In poche parole:
"nessuno lo usa così tanto, quindi tanto vale toglierlo di mezzo che lo sviluppo ci costa, il sentimentalismo lasciamolo a quelli illusi dell'open source".
Per molti professionisti e appassionati che negli anni hanno creato volantini, brochure e pubblicazioni utilizzando questo software, si apre ora una fase di transizione verso soluzioni alternative.
Eh sì, Microsoft di recente ha pure spazzato dalla faccia della Terra il suo celebre
Skype, volete che se ne fregasse qualcosa di chi ha sudato nel creare negli anni, fedele a Redmond, volantini, brochure e pubblicazioni utilizzando il programma che Redmond ha sempre imposto con il suo monopolio nei programmi d'ufficio?
Microsoft [...] indicando ai numerosi utenti come prepararsi al cambiamento.
Adesso viene il bello!
Microsoft vi indica come salvarvi dalla sua decisione! Forse menzionerà finalmente
Scribus per salvare le chiappe ai suoi clienti più fedeli?
La raccomandazione fondamentale è quella di convertire tutti i file .pub in formati più universali prima della fatidica data. Il percorso più sicuro prevede la trasformazione in PDF, formato che preserva fedelmente layout e grafica, garantendo che il documento rimanga visualizzabile anche quando Publisher non sarà più supportato.
Uhm...
"convertire tutti i file .pub in formati più universali" significa quello che andiamo scrivendo da una vita: utilizzare i formati
standard, aperti, non proprietari. Abbiamo sempre criticato chi regala in pasto a Outlook la propria posta con il formato proprietario
.pst anziché utilizzare Thunderbird e il formato libero
.mbox e adesso finalmente questa è l’ennesima conferma che ci abbiamo visto giusto, alla fine i VOSTRI dati dovete utilizzarli VOI e non chiuderli nei LORO formati (
.pst di Outlook) o nei LORO server (Gmail di Google).
Ottimo il suggerimento del formato .PDF per i documenti già creati... ottimo, ottimo ma... e se volessimo modificarne uno poi come si fa? Se Publisher non funziona più, che cosa ce ne facciamo di un file .PDF che è sempre arduo da modificare con gli appositi programmi anche se non presenta formattazione elaborata?
Per chi necessita di mantenere la possibilità di modificare i documenti, esiste una soluzione in due passaggi: prima convertire in PDF e successivamente importare il file in Word. Sebbene questo processo possa comportare alcune alterazioni nel layout originale, specialmente per documenti ricchi di elementi grafici, consente comunque di recuperare testi e strutture base per futuri adattamenti.
Ah, ecco, furbi! Microsoft non poteva che indicare il suo Word, un suo elaboratore di testi (ottimo, peraltro) che secondo loro è in grado di gestire la formattazione complessa di un documento elaborato in origine con Publisher e poi convertito in .PDF... eh, sì, facciamo finta di crederci a questa sottile menzogna...
Non dico
Scribus, ma almeno Microsoft avrebbe potuto indicare
LibreOffice Draw per gestire i lavori creati con Publisher. Invece non è possibile dare questa indicazione perché
LibreOffice Draw è un concorrente temibile, miliardi di volte più versatile ed efficiente di Word o Publisher per questi lavori di conversione e rielaborazione e poi fa parte del pacchetto free "LibreOffice", non sia mai che i clienti-buoi scoprano questo pacchetto alternativo, vade retro!
Se proprio non avesse voluto indicare un software open source, Microsoft avrebbe potuto indicare - al limite -
Corel Draw, ugualmente closed source come Publisher (ma molto più complesso).
Microsoft indica Word per forzare il passaggio al pacchetto del nuovo Office . Nuovo Office che ha visto recentemente l’implementazione di funzionalità IA avanzate, dall’assistente Copilot all’impiego dei modelli di OpenAI (GPT e DALL·E). Mica scemi, sennò come potranno ancora legarci più a loro?
Riferimento: 23 “no” per riprendersi InternetGli utenti si trovano in situazioni diverse a seconda del tipo di licenza posseduta. Chi utilizza Publisher attraverso un abbonamento Microsoft 365 perderà completamente l'accesso all'applicazione dopo ottobre 2026. Non sarà più possibile né installare il software né aprire i file esistenti, rendendo essenziale la conversione preventiva dei documenti.
Signori, prendetevela in saccoccia, quindi. Avete pagato una licenza perpetua (bella invenzione e bella convenienza, vero?) per poi vedervi sottratto uno strumento del pacchetto di quella licenza, bravi!
Diversa la situazione per i possessori di licenze perpetue: pur terminando il supporto ufficiale nella stessa data, potranno continuare a utilizzare il software e ad accedere ai propri file .pub anche successivamente. Questo offre un margine di manovra più ampio, benché l'assenza di aggiornamenti possa comportare problemi di compatibilità o sicurezza nel lungo periodo.
in parole povere: chi ha pagato la licenza ufficiale e si è abbonato a Microsoft 365 non potrà più utilizzare il programma e non potrà più elaborare i file, mentre chi si è piratato il programma e lo utilizza in locale (offline), potrà tranquillamente aprirlo e utilizzarlo per modificare i file .pub per tanto tempo ancora!
Meditate, buoi, meditate!
Microsoft non lascia i propri utenti senza strumenti alternativi. Molte funzionalità tradizionalmente associate a Publisher sono oggi disponibili in altre applicazioni del pacchetto. Word si è evoluto fino a includere capacità avanzate di impaginazione, mentre PowerPoint offre strumenti creativi per layout visivamente impattanti.
Tah-dah! Il colpo di genio dei suggerimenti Microsoft per tagliare il ramo secco Publisher: non solo Word, potete utilizzare anche PowerPoint!
Uno è un elaboratore di testi che non gestisce il ridimensionamento automatico dei caratteri secondo il ridimensionamento della casella di testo, l'altro è un programma di presentazioni che non gestisce il riversamento del testo da una casella all'altra... proprio un grande consiglio, eh?
Entrambi, poi, non consentono di posizionare fuori dall'area di lavoro tutti quelli oggetti (altre caselle di testo, appunti vari, immagini, clip audio, eccetera) che potrebbero essere pronti lì e posizionati poi in una delle pagine dell'area di lavoro quando occorre, sempre sotto mano, senza il bisogno di menu o comandi per riprenderli pagina dopo pagina!
In poche parole, Microsoft toglie di mezzo una leggera moto sport tourer con borse laterali e prova a sbolognarvi una supersportiva con mezzi manubri, pedane alte e carenatura aerodinamica per farvi muovere più velocemente oppure una pesante moto da gran turismo con gomme maggiorate, parabrezza automobilistico, bauletto posteriore e accessori plurimi per farvi viaggiare nel comfort più totale (al diavolo il rilevante peso in più e la maneggevolezza che va a farsi benedire!).
"Ma in PowerPoint puoi inserire animazioni a comando e puoi creare materiali promozionali e presentazioni con un approccio grafico più dinamico!" Ecco, sì, appunto... se cercavamo una moto da gran turismo, ci compravano direttamente quel pachiderma e non una più agile sport tourer, no?
La piattaforma Microsoft Create rappresenta inoltre un'evoluzione dell'approccio alla creazione di contenuti, mettendo a disposizione una vasta libreria di modelli personalizzabili per calendari, biglietti da visita, brochure e altri materiali promozionali.
Qui confessiamo la nostra ignoranza... Non sappiamo che cosa sia 'sta piattaforma Microsoft Create e quindi non sappiamo se effettivamente sopperisce alle funzioni di Publisher.
MA se tanto mi dà tanto, sicuramente è un altro sistema per legarci mani e piedi a loro.
Esistono anche strumenti di terze parti capaci di convertire direttamente i file Publisher in altri formati, sebbene Microsoft precisi di non fornire supporto ufficiale per queste soluzioni alternative.
E figuriamoci se Microsoft dà una mano
vera ai suoi utenti paganti... Un tool di conversione da .pub a
.formato alternativo open source proprio no, eh?
La fine del ciclo di vita di Publisher rappresenta un chiaro esempio di come l'evoluzione tecnologica richieda adattamenti periodici.
No. La fine del ciclo di vita di Publisher rappresenta un chiaro esempio di come i produttori di software closed source si impossessano dei dati degli utenti che utilizzano i loro prodotti e li legano alle loro decisioni per sempre, ostacolando il trasferimento dei dati verso i prodotti (più efficienti o più aggiornati) della concorrenza.
Versatile, veloce, ricco di funzioni, comodo, sicuro.
Utilizzate il mezzo che volete voi e non quello che vi propongono i produttori!