Allora, qui mi pare che più che accendere il cervello ci sia da rimuovere un po' di ignoranza. In ordine sparso.
Nella casistica uno il passaggio è automatico. Se in futuro vorrai usufruire del CDM dovrai connetterti al sito Adobe, accettare il loro EULA (con tutto quello che ne consegue) e installare manualmente il CDM, proprio come avviene ora con flash.
Il CDM non è più sofisticato, è enormemente più semplice di Flash. Il CDM può essere equiparato, nelle sue funzioni, a programmi come unzip o ancora meglio gpg: prende in input un file cifrato, lo decodifica e restituisce l'output non cifrato. Il CDM non potrà accedere al disco, non potrà accedere all'hardware (tipo webcam o microfono) e non potrà instaurare connessioni (fuori dal minimo necessario per verificare il DRM), che sono tutte cose che invece Flash può fare e fa. Tutte le altre operazioni vengono svolte dalla sandbox che lo racchiude, e la sandbox stessa (che è open source, e quindi verificabile) controlla che il CDM non faccia più di quello che dovrebbe fare.
Tra l'altro, già ora Flash è usato per decodificare flussi con DRM, quindi un CDM dentro ce l'ha già, ma in più fa anche tutto il resto (questa volta sì senza controllo). Proprio la semplicità del CDM lo dovrebbe rendere anche più sicuro rispetto a Flash (nel senso di meno bug).
Ovviamente, puoi non fidarti di Mozilla e della sua sandbox (che è quella che, tra le altre cose, crea gli identificativi), né dei pareri di tutti quelli che controlleranno il suo codice (ho come l'impressione che questo particolare componente diventerà uno dei più indagati di Firefox), ma a questo punto allora si cambia discorso interamente.