Sulla questione del disco integro la mia era una battuta, intendevo dire che purtroppo nel frattempo erano emerse novità preoccupanti.
Ora però serve recuperare la posta (per legge, essendo aziendale, avresti dovuto avere un backup della stessa) e dalle risposte non ho ancora compreso se:
- in webmail (POP3 o IMAP ancora non lo sappiamo) hai conservato i messaggi che ti interessano;In Strumenti - Impostazioni account - Impostazioni server, leggo quanto segue:
Tipo di server: Server posta POP
Nome server: pop.nomeazienda.it
Porta: 995
Se occorrono altri parametri chiedimeli pure e te li dico. Ma non penso che i messaggi vengano cancellati dal server quando li elimino, visto che sullo smartphone rimangono. Ho appena fatto una prova, cancellando dei messaggi dalla posta in arrivo ed eliminandoli anche dal cestino. Poi ho fatto un refresh sullo smartphone e quei messaggi sono ancora lì. E se li apro si visualizzano normalmente. Non è sufficiente per stabilire che rimangono sul server? Dove sbaglio?
- se le cartelle della posta superavano il limite del file system (4 GB);Non ho la certezza assoluta, ma credo il file inbox (quello cancellato) fosse tra 1 e 2 giga.
- se tu avessi un gruppo di continuità che avrebbe dovuto mitigare i problemi derivanti da un forte sbalzo di corrente.Ho il gruppo di continuità, ma non c'è stato nessuno sbalzo di corrente. Semplicemente, durante un normale riavvio, è successa la catastrofe. Credo sia semplicemente il disco (vecchiotto) che chiede pietà.
Quindi fai prima di tutto una copia del profilo in altra unità esterna/interna e tenta lo scandisk sull'unità danneggiata.Ho già provato due volte, ma a un certo punto la copia si interrompe col solito messaggio "Errore nei dati (controllo di ridondanza ciclico)". Questo avviene durante la copia del file "Sent". Oltre al file Inbox, dal quale sono sparite le mail, quindi, il crash deve aver danneggiato anche il file "Sent", sebbene in questo caso le mail ci siano tutte. Non so cosa questo significhi, da profano immagino che ci possano essere, per ipotesi, uno o più singoli messaggi di posta inviata danneggiati, che però non compromettono la visualizzazione degli altri. Se è così, si tratterebbe di capire quali siano ed eliminarli, ma ripeto, magari sto dicendo fesserie. E comunque non saprei come individuarli.
Sì, se cancelli il file popstat.dat ti riscarica daccapo i messaggi.
Ma solo se li avevi lasciati sul server (spero di sì, viste le capienze dei fornitori attuali), senza farli cancellare da Thunderbird dopo il loro scaricamento.
Ecco perché serve capire se il protocollo era POp3 o IMAP: nel secondo caso, ti troverai la posta tutta sul server aziendale e scaricarla daccapo con un nuovo Thunderbird installato su un nuovo disco non presenterà difficoltà.Perdona l'ignoranza obesa: ma se io faccio una prova,
sposto (non cancello) il file popstat.dat da un'altra parte e provo a vedere se mi scarica tutta la posta dal paleolitico, giusto per appurare se sul server c'è (come penso) o no, posso poi bloccare il processo, rimettere il file popstat.dat al suo posto e tornare alla situazione attuale? Perché in caso affermativo potrei farlo anche subito, giusto per avere la certezza che le mail ci sono e posso star tranquillo.
L'unica cosa che temo son le dimensioni che raggiungerebbe la posta in arrivo dopo questa operazione, forse superiori al limite di 4 giga. Momentanee, peraltro, perché è ovvio che una volta completata l'operazione (sperando che non occorrano mesi) andrei a cancellare la maggior parte di quei messaggi: mi basterebbe ordinarli per indirizzo per individuare quelli che non mi servono ed eliminarli in blocco, quello non sarebbe un problema.
E' un'operazione possibile o presenta controindicazioni che non so? E se sì, quanto spazio mi consigli di liberare su disco per accogliere questa marea di dati?
Le cartelle vanno compattate, punto. A maggior ragione se hai problemi di spazio su disco.Ed è quello che ho sempre fatto, fino a quando non ha cominciato a rispondermi che non era possibile completare l'operazione proprio a causa dello spazio insufficiente. Ma parliamo di qualche settimana fa. Il mio errore (oltre a non fare il backup perché stupidamente pensavo che compattando le cartelle lo facesse in automatico) è stato non liberare subito spazio per renderlo possibile, ripromettendomi di farlo con calma in seguito.
Ricorda che con POP3 hai sempre una copia di backup in locale (se non cancelli la posta dal server), ma IMAP è utile nelle attività in cui è necessario l'utilizzo contemporaneo da più postazioni (e credo sia il tuo caso).Provo a chiarire meglio, nel caso fosse utile. Io ero assunto per questa azienda fino a 12 anni fa e ogni dipendente aveva il suo bell'indirizzo di posta elettronica personalizzato. Poi l'azienda si è trasferita e io sono diventato un collaboratore esterno, che lavora a distanza (da casa), mantenendo lo stesso indirizzo, che per comodità utilizzo anche a titolo personale, da PC o smartphone. Se per "utilizzo contemporaneo da più postazioni" intendi che l'account è condiviso con altri la risposta è no, altrimenti ti chiedo scusa ma non ho capito a cosa ti riferisci. Il nocciolo della questione è che io non ho un sito sul quale vedere la mia posta da web (come hotmail, gmail e simili), posso solo visualizzarla su un programma specifico (tipo Thunderbird) scaricando la posta dal server, al quale non saprei in che altro modo accedere. Tutto qui, spero di essere stato chiaro.
Grazie ancora.