Caro Miki, Se il problema è il fatto che Chrome ha raggiunto circa il 65% mentre Firefox è al quarto posto (con uno sconsolante 3%) dietro pure ad Edge beh la situazione è frutto di tanti elementi che hanno costituito l'ascesa e il successivo declino del Browser.
Come ho già detto per Thunderbird questo vale anche per Firefox:
A quanti interessa sapere come funzionano le cose fintanto che funzionano?
Quante persono guardano al funzionamento delle cose se non nel momento in cui non funzionano o funzionano in maniera diversa dalle aspettative o addirittura ci sono dei problemi?
Noi abbiamo e abbiamo avuto Firefox perché c'è gente che ci lavora apportando sviluppo e manutenzione.
Ma soprattutto il progetto sopravvive grazie a persone in carne e ossa e sudore che si impegnano per tenere in vita ciò che l'utenza ha.
Quanti effettivamente sanno come funzionano le cose fintanto che funzionano?
Molti capiscono perché le cose dovrebbero funzionare o quali sono le finalità dei vari reparti e delle mansioni svolte dalle persone.
Molti probabilmente sono anche in grado di attribuire a ciascuno i giusti e onesti meriti che ha.
L'utente medio non conosce e non comprende il lavoro che c'è dietro a un programma di qualità. L'utente medio probabilmente non comprende neanche la natura del lavoro di un programmatore, o di chi gestisce un progetto, o coordina lo sviluppo nel mentre che assegna compiti e mansioni.
Spesso non si tratta di mala fede o di malizia, ma di semplice ignoranza (nel senso che sono argomenti non noti all'utenza che spesso non riesce ad avere una visione d'insieme obiettiva neanche a livello astratto, figuriamo a livello concreto).
L'utente medio se è onesto e volenteroso può cercare di colmare le proprie lacune e di convenire sul profondo impegno che ci mettete, ma questo è un altro discorso.
Il problema è che il carico di lavoro mentale, che talvolta si traduce in un sovraccarico cognitivo, porta l'utenza a cercare di ottenere il risultato migliore con le risorse mentali a propria disposizione, reali o putative che siano questo dettaglio è secondario. Qui si possono collocare l'onestà, il desiderio di non danneggiare il prossimo (anche soltanto mancando di rispetto e della necessaria educazione) e di riconoscere a ciascuno i diritti che giustamente e meritoriamente possiede, ma questo è un discorso a parte.