Ti consiglio di no.
In attesa di un parere più autorevole del mio, ecco come io procederei.
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LATO WEBMAIL.1) Creo un indirizzo email tramite tutta la procedura del browser.
2) Vado nelle impostazioni della PEC e autorizzo il download (gestione) della posta certificata tramite un client email
(se è prevista questa opzione).
3) Se c'è l'opportunità di inoltrare le email, la utilizzo per inoltrarle al mio vecchio indirizzo email. Di solito c'è, anche sulle PEC più economiche.
4) Di solito in webmail tante comodità di Thunderbird non le trovi: visualizzazione di n° messaggi in una cartella, filtri, cartelle messe nell'ordine che vuoi tu anche dopo la creazione di una nuova cartella/sottocartella, eccetera.
L'UNICA COSA che Thunderbird ha tra le sue opzioni
che potrebbe confondere è quella che rimane abilitato l'invio della posta in
CCn:: in realtà (e ringrazio un
carissimo utente di questo Forum per avermelo fatto notare) lo standard della PEC non prevede l'invio in
Copia carbone nascosta.
5) Creo la struttura delle cartelle così come poi la creerò in Thunderbird. Questo onde non confondermi quando non utilizzerò il client di posta elettronica, ovviamente.
LATO CLIENT.6) Apro Thunderbird. Installo l'estensione
ThunderPEC e magari pure
P7MON.
7) creo il nuovo account di posta elettronica certificata
MA (attenzione!) col protocollo POP3 e non IMAP come viene proposto.
Perché questa mia scelta controcorrente? Perché quando ho a che fare con la Pubblica Amministrazione - dalla Patente Europea in poi...
- io non mi fido, quindi meglio avere un proprio archivio personale sul proprio PC (grazie a TB i backup sono persino portatili) indipendente dalle idiozie mentali di chi ha creato l'ennesima "arzigogolatura digitale".
8 ) Lascio l'onere della gestione PEC alle estensioni su citate, soltanto che in più creo le cartelle che reputo opportune e che replicano comunque la struttura già creata in webmail sul sito del fornitore del servizio PEC (
punto 5).
9) A questo punto posso anche creare dei filtri semplici o complessi relativi alla posta ricevuta, con l'account PEC ho terminato.
10) Apro l'account del vecchio indirizzo email (come lo chiami tu) e creo specifiche cartelle relative ai messaggi di PEC che mi verranno inoltrati (vedi funzione del
punto 3 precedente).
11) Creo sul vecchio indirizzo email appositi filtri (molto facili, visto che nell'indirizzo c'è sempre
@pec) e sono a posto per lo standard-tutto-italiano della PEC!
In questa maniera, ho sul mio vecchio indirizzo email (magari connesso col mio smartphone e quindi in tempo reale all'arrivo di una PEC) tutte la mail in arrivo che potrebbero interessarmi, mentre ho la possibilità di
gestire le risposte alle PEC tramite l'account PEC POP3 creato*.
*Questo ovviamente non posso farlo col mio vecchio indirizzo email che non è PEC!
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Questo è il suggerimento di un ignorante in materia, ma che motiva le sue scelte.
Ciao.