77% of adblocker users feel guilty about it 26 Sep 2016 Naked Security (Sophos)
Il 77% degli utenti di un adblocker si sente colpevole (in qualche misura) per il suo utilizzo.
La notizia fa riferimento a
questo report riportato sul Gadly Blog.
La principale motivazione per la scelta di un adblocker è la seguente: <<51% afferma che alcuni siti hanno pubblicità particolarmente fastidiose.>>
Secondariamente, il 21.8% desidera velocizzare la navigazione.
Cioè, da un certo punto di vista, il 72,8% non si oppone esplicitamente alla sopravvivenza dei piccoli siti, ma alla pubblicità fastidiosa e alla navigazione lenta.
Solo il 16% di chi ha risposto odia tutta la pubblicità e non ha intenzione di vedere alcuna pubblicità.
L'8.2% di chi ha risposto afferma di aver seguito il consiglio di un amico mentre solo il 2.9% ha preoccupazioni sulla privacy.
Infatti alla domanda <<How do you feel about advertising?>> solo il 4,9% ha risposto di odiare tutta la pubblicità, punto e accapo con tanto di lettera maiuscola, mentre più della metà si rende conto del fatto che i siti internet ne hanno bisogno e si sente combattuto.
<<Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior.>> (Non centra con l'articolo, citazione mia.)
Trovo interessante quanto scritto su Naked Security:
Notice anything missing from that list? Something big, and hairy, and dangerous?
Interestingly enough, the survey apparently didn’t ask users if protecting themselves against malvertising was a reason they downloaded an adblocker.
Malvertising is short for malicious advertising, which is where usually-trustworthy sites temporarily go rogue because one of the ads they display turns out to be booby-trapped and tries to foist malware or potentially unwanted content on your computer.
Naked Security ribadisce il fatto che questo tipo di pubblicità è stata di fatto sfruttata (da terze parti, ndr) per veicolare Crimeware e Ramsomware.
Il report però affronta una questione interessante:
How people react to whitelist appeals.
Il 31,3% si arrabbia di fronte ai siti che forzano il loro inserimento nella lista bianca affinché l'utenza possa vedere il loro contenuto e ritengono meno probabile l'utilizzo del loro sito (e forse ancor meno nel futuro a venire, ma questa è solo una mia ipotesi interpretativa).
Alla successiva domanda sul comportamento adottato l'11,5% si rifiuta di utilizzare il sito in questione, ma la maggioranza si riserva il diritto di scegliere se disattivare l'adblocker (67,7%).
Molto probabilmente le risposte alle varie domande sarebbero state diverse se a rispondere fosse stata l'audience di Naked Security.
Con buona probabilità alcune domande sarebbero state formulate diversamente (dalla domanda si capisce quale risposta ci si aspetta di ricevere).
In ogni caso si possono ottenere utili spunti di riflessione.