Adblock Plus: epica, etica, pathosIl denaro è una necessità, chiesto come un pedaggio ai soli colossi della Rete per sostenere gli sforzi volti a cambiare in meglio la pubblicità. Eyeo, l'azienda del popolare adblocker, dice di vivere per la sua missione, non per il business
Non è un caso che molti browser integrino funzionalità di blocco della pubblicità, funzionalità che non devono essere attivate manualmente dall'utenza, funzionalità che potrebbero anche essere un valore aggiunto nella scelta di quale browser adoperare.
Il problema è che si tratta di un campo minato in cui ogni cosa fatto con le migliori intenzioni e perseguendo i più buoni ideali rischia di scontentare tutti invece che di salvare capra e cavoli.
Su Internet il blocco della pubblicità è nato anche come risposta a una situazione che era stata percepita come insostenibile.
Adblocking: l'advertising fa ammissione di colpaIAB si assume la sua parte di responsabilità per aver spinto gli utenti a schivare la pubblicità, divenuta insostenibile. E propone delle linee guida per migliorare l'advertising: saranno gli editori, d'ora in poi, a scegliere
Lo IAB è l' Interactive Advertising Bureau, l'Associazione dedicata all'advertising interattivo, o in altre parole l’associazione che rappresenta la filiera della pubblicità online, associazione (scusate la ridondanza) di cui c'è una sede italiana.
http://www.iab.it/Associazione che si esprime in merito.
Adblocking, IAB Italia: «Condanna per chi lucra con meccanismi non trasparenti» Il presidente di IAB Italia Carlo Noseda ribadisce la posizione dell’Associazione sul tema dei filtri anti pubblicità: «Necessario promuovere una “buona pubblicità online” che punti a soddisfare sia utenti sia investitori»
Articolo di Simone Freddi - 14 settembre 2016
Il presidente di IAB Italia Carlo Noseda fa notare, almeno ai miei occhi, che il fenomeno dell’Adblocking mina la crescita di un mercato largamente basato sulla gratuità di contenuti e servizi, i cui costi sono pagati dalla pubblicità, cosa che già @Gioxx aveva fatto notare con altre parole
aferrmando affermando che è giusto combattere l'invasività degli ADS, non la sopravvivenza dei siti.
«IAB condanna chi, proclamando la tutela dei diritti degli utenti, lucra in realtà sulla fruizione dell’advertising con meccanismi non sempre trasparenti»
Se l'utente desidera non vedrà alcuna pubblicità, vero.
C'è
la pubblicità accettabile e non intrusiva e l'utente può in qualsiasi momento togliere la spunta nella relativa casella. Cioè la funzione è OPT-OUT, nel senso che si può ripristinare il blocco completo.
Confermo e riaffermo che la domanda "Che cosa si intende per pubblicità non intrusiva?" non sia poi così facile e nemmeno univoca come risposta che le si possa fornire.
Credo che sia una questione di bilanciare varie esigenze:
*) invogliare la creazione di pubblicità non intrusive e premiare chi ci riesce
*) permettere a chi ha bisogno dei soldi della pubblicità di tirare un po' avanti
*) et cetera
Sevondo Secondo me, sarebbe stato molto più corretto adoperare il metodo di OPT-IN cioè il
mostare mostrare la pubblicità non intrusiva, ma accettabile, soltanto a chi abbia preventivamente manifestato il consenso a riceverla.
Ciò avrebbe evitato tutta una serie
fi di fraintendimenti a cascata.
Se io voglio utilizzare un prodotto nato e cresciuto gratuito per
te me, potrei e dovrei anche capire che non necessariamente lo è per l'azienda che lo produce. (Cosa intelligentemente già detta da @Gioxx)
Palant (e i suoi) fanno le dovute modifiche secondo accordi aziendali atti alla sopravvivenza del progetto e di chi ci sviluppa dietro, l'utente continua e continuerà sempre ad avere la massima libertà di scelta.
Troppo spesso si desidera che le cose funzionino senza che si sappia che cosa c'è dietro (e quel qualcosa permette la sopravvivenza del progetto).
Però una delle accusa fatte anche dalla IAB (non solo da me che sono solo un povero cadetto di Guascogna) è mossa alla carenza di trasparenza, se capisco correttamente.
E con trasparente intendo dire "che appare come effettivamente è, senza finzioni o simulazioni; schietto, sincero, limpido" o in altre parole "caratterizzato da estrema chiarezza e semplicità, privo di ogni ambiguità; schietto, puro"...
Edit: Correzione errori ortografici.