Topic: Info sicurezza dati account imap e difficoltà passaggio da pop3 a imap

[deckard]

"Online" è bello, è pratico, è versatile... ma il vero padrone del bene (o del servizio) non sei tu!
Ecco perché aborro l'idea che Google debba costringerci a non avere più programmi in locale che custodiscano i nostri dati...

Il problema è che l'esigenza di conservare i dati e la corrispondenza offline è nata quasi separatamente rispetto all'esigenza di poter comunicare.
In aggiunta a ciò io ho conosciuto gente che scaricava e conservava anni di email stampate fisicamente (e magari su carta non riciclata e l'ecosistema delle foreste li sta ancora maledicendo a più non posso hashtag censura).
Aggiungiamoci che se la violazione avviene sui server di Google la responsabilità di gestire l'integrità e la riservatezza dei dati ed eventuali comunicazioni alla clientela appartiene all'azienda Google (alcune comunicazioni sono obbligatorie in virtù del GDPR). Azienda che comunque ha il compito di prevenire il verificarsi di determinati episodi e il mitigare le conseguenze al di là del fatto che il suo comportamento sia veramente strategico e pienamente funzionale oppure no.
Mentre se la violazione avviene facendo perno o leva su caratteristiche, difetti e vulnerabilità di un programma l'utente chi incolperà? L'azienda o la scarsa securitizzazione da parte propria dei dati, il funzionamento del programma, le congiunzioni astrali, i folletti irlandesi?

Google non ritiene insicuro in sé e di per sé l'utilizzo di Thunderbird. Può essere insicura la memorizzazione in locale delle credenziali d'accesso ove queste aprano la porta a vari servizi oltre alla posta. Può essere insicura la conservazione della posta e dei dati personali su una postazione o su un dispositivo ove possono avere accesso altre persone oltre al titolare della casella. {[(Motivo per cui io sono contrario al fatto che la posta cifrata con GnuPG / OpenPGP venga decrittata in automatico, anche se sono consapevole che di contro sarebbe evidente la presenza di comunicazioni encrypted...)]} {[(Esistono vari modi per curiosare, anche lo spiare alle spalle... per quanto questo possa essere un po' segno di paranoia)]}

[miki64]

Il giorno che avrai urgenza di consultare la tua posta online da un altro PC o da un altro IP, che magari per la fretta sbaglierai pure la password o che non avrai un token con te... solo quel giorno ti renderai conto che i tuoi dati personali non sono più in tuo possesso!
Idem quando tu avrai l'urgenza di un tuo pagamento e lo sportello bancomat si rifiuterà di darti i tuoi soldi solo perché magari hai lo smartphone scarico o è scaduta la password a tempo dell'app o perché le banconote sono esaurite...

Quello stramaledetto giorno è arrivato per me.

Inizio quarta parte
Come avete letto diversi post fa, prima che l'intrusivo Winfox arieggiasse la propria ciabatta  , in ultimo sarebbe toccata all'app dello SPID di essere ripristinata.
Con l'app dello SPID sono terminate le mie rogne...

L'app si installa. Si avvia. Solite richieste, solito ping pong tra email e SMS, ma alla fine la lotta è stata meno serrata di quella contro l'app di Bancoposte, magra consolazione.

Il gioco dell'oca è quindi terminato.
In nome della nostra sicurezza (che in realtà è soltanto un salvaguardarsi i propri interessi), un semplice cambio di smartphone diventa quasi un dramma per quanto le procedure siano astruse e complicate.

Tutto questo, signori miei, soltanto per far funzionare dei servizio-on-line che dovrebbero essere a prova di persona anziana o comunque inesperta di tutto il sistema!

Un semplice riconoscimento tramite codice fiscale combinato alla Carta d'Identià Elettronica sarebbe stato troppo bello per noi utenti che cambiamo smartphone per necessità, vero?

Riepilogo: l'app di Bancoposta è stata il disastro peggiore, segue l'idiota app dello SPID e meglio di tutte ha fatto l'app di Deutsche Bank, ma si poteva migliorare anche quest'ultima.(1)

Ah, non so a voi, ma questa notizia mi ha mandato in solluchero:
SPID addio? Possibile la migrazione a CIE  



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- Non vi serve lo SPID per fare questo...





(1)

Aggiornamento del 26/07/2023 di mail Deutsche Bank
Cellulare perso o non funzionante? Scopri il nuovo processo per resettare il token virtuale (DB Secure Authenticator)

Gentile Cliente,
da oggi, se il tuo vecchio cellulare non è più funzionante o è stato smarrito, puoi modificare lo smartphone associato all’App DB Secure Authenticator (c.d. token virtuale) in modo ancora più semplice e veloce, direttamente da Online Banking e da App.
Per farlo: vai sulla pagina pre-login, clicca sulla scritta “Hai cambiato cellulare?” che trovi riportata sotto i campi delle credenziali e segui la procedura guidata.
Ti ricordiamo che, per motivi di sicurezza, la DB Secure Authenticator è associata in modo univoco ad un solo dispositivo per volta .

[miki64]

Ah, non so a voi, ma questa notizia mi ha mandato in solluchero:
SPID addio? Possibile la migrazione a CIE  

Giusto per completare il discorso:
Carta d'Identità Elettronica: attivare le credenziali di livello 1 e 2

Ovviamente siamo in Italia, quindi eccovi la notizia che lo SPID resta vivo altri due anni, ma il futuro è l’identità unica europea.
Alla fine credo di avere avuto ragione sull'utilizzo più pratico della CIE (del resto, se da dieci anni in una parte dell'Europa tutte le operazioni burocratiche di riconoscimenti  delle persone si fanno con un documento di identità elettronico un motivo ci deve pur essere...  ) ma mi rimane un dubbio: chi è  cittadino italiano ma risiede all'estero per motivi lavorativi ed ha bisogno di accedere a vari servizi online della P.A. come fa visto che non ha diritto ad avere la CIE in quando essendo iscritto AIRE non risiede in Italia? 


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- Non vi serve lo SPID per fare questo...