Topic: Configurazione semi automatica thunderbird su più utenti e più pc

[crazy.cat]

Provo a spiegare cosa mi servirebbe fare:
Ora ho dei pc in azienda con office 2010 in cui sono configurati dai due ai cinque indirizzi imap per ogni utente, queste persone si spostano di computer quindi devono ogni volta riconfigurarsi la posta. Dopo qualche anno di configurazioni sbagliate, li mettevano in pop e quindi scaricavano tutto quanto localmente e io dovevo rimettere a posto, hanno imparato a farlo.

Ora i grandi geni dei loro capi hanno deciso che si può abbandonare office e usare la gsuite gestendo tutta la posta via web.
Conoscendo i miei polli sono sicuro che la cosa non può funzionare, ricevono tonnellate di posta piene di allegati per cui servirà un client.

La mia domanda è:
esiste il modo di configurare un utente e poi trasferire in modo quasi automatico la sua configurazione agli altri?
Lo script per farlo sarà un mio problema, quello che vorrei capire è se io configuro mario bianchi sul pc 1 riesco a replicare la configurazione sul pc 2 e spostarla sul pc 3 usato da maria rossi?
Oppure la configurazione è legata, in qualche modo, al pc e non si può trasferire?

Il livello informatico degli utenti è prossimo allo zero assoluto, quindi fargli fare la configurazione manuale di thunderbird mi preoccupa.

Grazie

[next]

Se non hai problemi di spazio, configura ogni utente in un profilo diverso
https://support.mozilla.org/it/kb/profili-thunderbird
e poi copia tutto da un computer all'altro.

L'unica accortezza è che ad ogni utente dovrai creare un lanciatore che carichi solo il suo profilo

In ogni caso a livello di privacy la situazione sarebbe disastrosa...

Sarebbe forse preferibile investire qualche euro in chiavette USB professionali e caricare la versione Portable

[crazy.cat]

Grazie next, non avevo considerato il thunderbird portable, devo fare delle prove per il discorso dimensione archivi e velocità nel gestire i file (rete della sede molto lenta), però mi stuzzica una bella cartella personale nel disco di rete e gestiscono tutto da quella.
Si tratta di mail di lavoro che praticamente vedono tutti, non vi è niente di personale, quindi la privacy non dovrebbe proprio creare problemi questa volta.

Fare uno script per trasferire il profilo lo vedo complesso per il discorso dei caratteri varibili nel nome della cartella del profilo.

[Godai71]

Una volta esisteva la possibilità di creare un file di configurazione per il proprio server, in modo che venisse riconosciuto e correttamente configurato da Thunderbird in fase di creazione.

Avevo creato quello per il vecchio server di lavoro.

Credo tu possa trovare più informazioni iniziando da Autoconfig: How to create a configuration file

[miki64]

Oppure la configurazione è legata, in qualche modo, al pc e non si può trasferire?

Assolutamente NO!
Io trasferisco i miei profili di posta e del browser da Linux a Windows e da un PC all'altro.
In realtà le possibilità di trasferire la propria (e altrui) configurazione sono molteplici.
Next e Godai71, molto bravi, te ne hanno indicate la maggior parte, ce ne sono comunque altre.
Però occorre capire molto bene quale di queste possibilità è più adatta alle tue esigenze, se sbagli quella è tutto tempo e fatica persi.
Considera poi anche gli svantaggi di seguito elencati per ciascuna soluzione: privacy, probabile obbligo di utilizzare un programma di sincronizzazione se si sceglie una soluzione particolare molto legata allal configurazione del PC come ad esempio i post-it per ciascun messaggio, nel caso tu voglia dotare ciascun operatore di una versione portatile di Thunderbird su una propria pennetta da utilizzarsi anche su postazioni differenti è necessario però un backup periodico del contenuto dell'unità removibile, creazione di molteplici profili da associare a ciascun icona, evitare di creare un unico profilo centrale per il protocollo POP3 causa probabili rallentamenti in caso di accessi simultanei, utilizzo di un protocollo IMAP per la problematica precedente però tenendo presente che occorre un backup sulle cartelle locali in quanto ogni manovra erronea su Thunderbird  si ripercuote sul server e quindi si rischia poi di perdere le posta, gestione delle etichette/dei filtri/delle note di post-it molto più elaborata - questa sì che è legata al PC ma non è un grosso ostacolo se si aggiornano e sincronizzano periodicamente i vari profili, eccetera.

Facci sapere che cosa deciderai, sono curiosissimo di comprendere la tua strategia.

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[crazy.cat]

L'idea di godai71 potrebbe anche essere interessante ma non ho accesso al server e non posso fare domanda in triplice carta bollata, con benedizione papale, per averlo.
La cosa deve risolversi sul pc.
Idea pendrive non è possibile perché le pendrive sono bloccate nei pc.
Al momento, l'unica soluzione possibile è quella del portable, in configurazione imap per forza, posizionato sul disco di rete comune.
Parlerò con i responsabili e vedremo cosa ne viene fuori.
Loro la fanno tanto facile, ma non si rendono conto della realtà sul campo che è ben diversa.

[Godai71]

In realtà non serve l'accesso al server. Basta creare il file di configurazione e copiarlo in una cartella dove c'è il programma.
Quale fosse la cartella... ... chiedi troppo alla mia memoria.

[crazy.cat]

Modo incazzatura ON
Ieri, dopo un "breve" scambio di 3219 mail, in cui sono stati coinvolti tutti i massimi livelli di capi, mi avevano autorizzato all'uso di libreoffice e thunderbird.
Nel giro di un ora, una volta ricevuti i file excel che dovevano lavorare, dotati di macro incompatibili con libreoffice, si cambia tutto e si torna a office e addio libre e thunderbird.
Questa gente che è in alto nei cieli e che ci vuole comandare, senza magari aver mai fatto l'it in vita loro, la rende facile, "passiamo a thunderbird o libre che tanto non costano niente" non si rende conto che non tutti usano gli stessi programmi e che ci sono ancora delle incompatibilità pesanti se usi dei fogli excel pieni di macro.
Inoltre, gli utilizzatori finali, abituati da anni a office, non sono mentalmente in grado di utilizzare un thunderbird perché non ci arrivano proprio a capirlo e non si sforzano nemmeno di farlo (già passare da Office 2007 a 2010 li aveva sconvolti che sono andati avanti per settimane a tirarmi accidenti per averlo fatto).
E adesso vogliono passare a gsuite, tanto costa un decimo di office.
Mi viene da ridere, per non piangere.
Fine incazzatura OFF

[next]

mi avevano autorizzato all'uso di libreoffice e thunderbird.

Per esperienza personale: Se il tuo lavoro dipende dai formati di Office (sia binari che OOXML), allora è inutile girarci attorno ti serve Office. Tutto il resto è un palliativo. Anche ammesso di riuscire a farne a meno la perdita di tempo tra conversioni ed aggiustamenti manuali è tale da vanificare l'eventuale risparmio. Purtroppo su qualsiasi documento non proprio banale ci sono sempre degli errori di conversione che in alcuni casi sono tollerabili ma in altri no. Se ti inviano un documento APA o MLA non puoi restituirlo con lo stile delle note modificato (esempio vissuto personalmente).

Senza contare che il modello dei rilasci di LibreOffice è un incubo per ogni sistemista: due rami di sviluppo, rilasci ogni 6 mesi, aggiornamenti quasi ogni mese. Alla fine se vuoi utilizzarlo davvero in azienda devi passare attraverso i servizi professionali di Collabora o CIB.

Su GSuite non dico nulla Ne riparliamo il primo giorno in cui la connessione va giù... Ed in ogni caso la compatibilità con Office è peggiore di Libreoffice.

Per la posta elettronica la situazione è un po' diversa. Si basa su standard condivisi per cui il passaggio da un programma all'altro non è troppo traumatico. A meno di non aver avuto la "geniale" idea di affidarsi a sistemi non standard come Exchange o... Gmail

[miki64]

Di Office ha già detto tutto, in maniera impeccabile, Next.
Di Thunderbird invece sono sorpreso: nelle aziende in cui ho lavorato e che lo avevano adottato, i miei colleghi non hanno mai trovato difficoltà con la sua interfaccia a menu (al contrario dei programmi con il dispendioso "ribbon").
Non devi arrabbiarti, crazy.cat, perché in TUTTE le aziende più stanno in alto e meno capiscono di informatica e aspetti pratici connessi.
Comunque io MAI adotterei la GSuite su PC aziendali (altro discorso è sugli smartphone), in cui l'importante è salvare e trasportare i dati e non trasportare il programma che li ha creati (per quello basta un LibreOffice portable o un LibreOffice dedicato al proprio s.o.).
Ma il discorso dei formati chiusi, dei file inutilizzabili a causa del cambio dei formati o del non pagamento di un abbonamento del programma che li ha generati e del possesso solo apparente dei propri dati purtroppo non è comprensibile a tutti. 

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[Winfox]

Senza contare che il modello dei rilasci di LibreOffice è un incubo per ogni sistemista: due rami di sviluppo, rilasci ogni 6 mesi, aggiornamenti quasi ogni mese. Alla fine se vuoi utilizzarlo davvero in azienda devi passare attraverso i servizi professionali di Collabora o CIB.

Premesso che non sono un sistemista ma che io sappia il sistemista non corre dietro ad ogni aggiornamento, anzi.
La precedenza viene data agli aggiornamenti critici e non mi pare che ci siano ogni mese. Se anche fossero molti, primo non cambierebbero la sostanza del prodotto, secondo non lasceresti dei buchi aperti sulla sicurezza come fa Office che per risolverli devi aspettare fin troppo, ammesso che riesci a scoprirli.

Per quanto riguarda Collabora e CIB fortuna che ci sono: in fondo in una azienda è necessario poter rivolgersi a dei professionisti in caso di necessità.

[next]

La precedenza viene data agli aggiornamenti critici e non mi pare che ci siano ogni mese.
...
Per quanto riguarda Collabora e CIB fortuna che ci sono

Purtroppo se gestisci una rete aziendale, gli aggiornamenti che escono alla bisogna sono un problema. E' per questo che MS ed Adobe li rilascinano a cadenza fissa. L'altro problema è la mancanza di un sistema di aggiornamento automatico, per cui ad ogni aggiornamento devi reinstallare su ogni client.

Per CIB e Collabora,la mia non era una critica, anzi fanno un gran lavoro. Come ha detto crazy.cat il priblema sono quelli che scelgono il software libero solo perché è gratis.