Una letta all'articolo no?
In pratica, mentre prima tutti gli oggetti JS erano in un unico "calderone" e venivano liberati solo una volta ogni tanto, ora ogni "pagina" o contesto ne ha uno proprio che a breve permetterà di far liberare la memoria più efficacemente. Questo ha anche modificato l'interazione JS - DOM nella stessa pagina e da/verso altre pagine.
Vedendola in un altro modo: se Chrome ha processi separati per ogni scheda (con relativa complessità di comunicazione), Gecko ha "pezzi" di memoria separati per ogni scheda (ed essendo artifici software, sono molto più facili da gestire): il fine è sempre una maggiore separazione ed isolamento dei dati che aiuta molto in caso di crash...
Un metodo non esclude l'altro, comunque.
Ciao, Giacomo.