Be' essendo l'autore dell'articolo (su WebGarden) non posso che trovarmi d'accordo con Underpass, sostanzialmente su due punti:
a) L'equazione Internet = Google può essere potente per Chrome tanto quanto Computer = Windows lo è stata per IE. Per questo ho sostenuto e sostengo che Chrome pescherà in casa Windows (immagino che qui possiamo dirci: con grossa soddisfazione di tutti). Credo che questa cosa sarà ancora più spinta dalle future generazioni e dalla diffusione del mobile. Adesso la massa sarà pure limitata (l'utente medio), ma sa cosa è Google ed è al marchio che danno fiducia: secondo me è più difficile insegnare cos'é un browser ad uno che non ne ha mai usato uno, piuttosto che insegnarli a migrare verso un browser più veloce, intuitivo e pratico. Io credo che Chrome non diverrà ricco e personalizzabile come Firefox, proprio perché punterà alla massa. Ed è una cosa positiva, levare l'inefficienza statica e insicura di IE.
b) La realtà è imprevedibile. La vita è spesso fantasiosa e ironica. Di certo, se anche l'analisi fosse corretta (o meglio "fortunata") e si avverasse lo scenario che ho pronosticato, ehi, non facciamoci il segno della croce. Uno scenario è solo una configurazione di vincoli ed opportunità: lascia aperte diverse strategie possibili. Anche se Google avesse davvero l'intenzione di pianificare le cose come io ho detto, queste si realizzerebbero se a casa Mozilla nessuno facesse nulla. Lo scenario reale nasce dalla confluenza di più strategie applicate allo stesso gioco simultaneamente. E la storia ci insegna appunto che in questi casi non sempre si afferma una strategia sulle altre. Spesso si realizza uno scenario che nessuna strategia aveva previsto. Per cui anche io mi godo lo svolgimento degli eventi, e il mio Firefox.
Di certo la cosa che trovo positiva è che Microsoft è attaccata simultaneamente sul terreno degli OS (Apple e varie Linux), e della rete dove non è mai stata una grande potenza. Piccole cifre di qua e di là fanno grandi perdite. E quando un monopolio cade io personalmente sono sempre contento. Purché non se ne crei un'altro.
Un saluto a tutti.