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Autore Topic: Thunderbird 60.2.1 (64bit)su openSUSE - GMail e il maledetto cambio di IP  (Letto 894 volte)

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Offline Andrea Roider

  • Post: 2
Salve,
premessa: questo messaggio l'ho postato prima sul forum Google e loro mi hanno rimandato qua alla loro prima risposta ufficiale.

Uso diversi account GMail (uno per lavoro, uno privato, uno istituzionale, altri...) e leggo e scrivo da Thunderbird su Linux.
Col tempo ho accumulato, nell'albero di TB, a dir poco migliaia di email fra lavoro e private e non mi va di cambiare un client che mi ha sempre dato soddisfazioni.

Alla sera spegno il router e alla mattina ho, direi quasi ovviamente, un nuovo IP pubblico che pero' risulta essere in altra zona rispetto alla mia (magia di Internet: si passa nei punti piu' impensati della rete...).

Apro Thunderbird e... son costretto a fare login via browser per confermare l'email associata o altro (e questo solo per gli account GMail).
Ora, questo mi puo' stare bene se e quando viaggio per lavoro e con il portatile mi collego da un'altra parte d'Italia o dall'estero, ma questo mi sta capitando TUTTI I GIORNI e ultimamente sempre da casa e la cosa sta diventando davvero pesante. A volte, se per caso va via la corrente per un po', oppure spengo durante la giornata, quando mi riconnetto devo rifarlo.
La stessa cosa accade a mia moglie con i suoi account sia di lavoro che privato e pure ai miei figli.
Se chiedo a miei colleghi o amici, tutti lamentano la stessa cosa (anche con provider ADSL diversi dal mio).

Ho chiesto nel forum di Google se esiste un modo per dire a Google che deve controllare la mia sicurezza SOLO quando io alzo l'asticella, perche' magari mi sposto davvero per lavoro in zone diverse dalla mia, o semplicemente dirgli "non mi interessa la sicurezza" ma mi hanno rimandato direttamente qua.
Su Gmail, via browser, ho eliminato il doppio controllo, poi l'ho rimesso, ho detto che si, la macchina con cui mi collego e' sempre la stessa e il programma e' sempre lo stesso, ma nulla, randomicamente continua a chiederci conferma...

Spero in una risposta adeguata perche' tutto cio' che ho letto in giro sui forum e sui siti specializzati non ha sortito alcun effetto.

Grazie in anticipo per la risposta.

Offline miki64

  • Moderatore
  • Post: 35960
La mia risposta non ti piacerà.

Da settembre 2017, causa lavoro, sto spostandomi continuamente su diverse reti wi-fi (quella dell'alloggio in cui risiedo, quella del lavoro, quella del ristorante in cui pranzo - la cena la salto per risparmiare  :lol: - , quella del mio smartphone utilizzato per il tethering, quella a sbafo di qualche access point vicino, eccetera).

E da oltre un anno a questa parte sto scontrandomi con il tuo stesso problema, invano.
Troppa sicurezza significa fare poi male quello che si desidera personalizzare (ne ho già parlato a proposito degli antivirus, ma il concetto non è poi così distante).

Tu pensa che io non ho mai abilitato il doppio controllo perché mi son sempre chiesto che cosa potrebbe accadere se ho una urgenza di rispondere/inviare una email e magari al momento non ho il telefonino con me (potrebbe essere scarico, attaccato ad un'altra presa di corrente, rotto, dimenticato in auto, prestato ad una persona a me distante, eccetera).

Ed ogni maledetta volta tutti i miei account di Google (più di otto, se ben ricordo) mi tartassano per autorizzare me stesso a connettermi ad un nuovo IP...
Non ho trovato rimedi, ma ho escogitato questo per alleviare il disagio.

Ho degli account a., a., b. , k., l., m., v., 2. @ gmail.com.
Per tutti ho messo come nome "Google user" (poi ti dirò perché).
Per tutti ho messo come indirizzo di recupero b.@gmail.com.
Quando partono le richieste di verifica e autorizzazione, arrivano tutte sul mio smartphone che appunto è b.@gmail.com.
Le autorizzo tutte all'istante.
E per tutte non perdo tempo a scrivere il mio nome utente, metto semplicemente "Google user" se nel controllo sicurezza mi viene richiesto.
Al termine finalmente dal mio notebook riesco a far connettere Thunderbird alla mia posta!
Ogni volta che trovo una nuova rete, purtroppo l'iter idiota si ripete...

Non ho mai trovato una soluzione a questo, anche perché come tu ben sai le varie impostazioni di privacy e sicurezza sono ben ramificate e nascoste nei meandri delle varie impostazioni di Google, Gmail e Android annessi e connessi (cosa simile su Windows 10 e il vecchio Pannello di controllo, nel quale ormai ci sono le impostazioni meno utili per sicurezza, personalizzazione e privacy).

Quindi se qualcuno trova una soluzione, ben venga!  8)

Offline Andrea Roider

  • Post: 2
La mia risposta non ti piacerà. ... etc. etc.

Ciao, grazie per la risposta.
Anche io ho pensato di creare un account generico da usare solo per "agganciare" tutti gli altri e per sbloccarli in un colpo solo, ma sino alla fine ho sperato che il problema fosse stato risolto da qualcun altro piu' intelligente di me (che so'... io sono un tecnico IT ma non programmo app o estensioni per Mozilla... magari qualcuno ha inventato qualcosa per Thunderbird che possia ovviare al problema) :-)
Mettiamola cosi': noi "viaggiatori" (ma non solo) siamo penalizzati dal continuo controllo incrociato di dati.
Per carita', che controllino pure, ma la cosa sta diventando impossibile da gestire perche', come dici tu, passare da una rete ad un'altra fa friggere le budella e le meningi ai "padroni del vapore"... che dovrebbero conoscere meglio di chiunque altro i segreti e le magagne di Internet e sapere, anche solo per fare un esempio, che se hai un IP dinamico te lo cambiano dopo un determinato "lease time" e magari ti viene assegnato da un luogo diverso dal solito.

Va beh, mi affianco a te in attesa di una eventuale soluzione da parte di qualcuno...

Grazie!


Offline miki64

  • Moderatore
  • Post: 35960
Va beh, mi affianco a te in attesa di una eventuale soluzione da parte di qualcuno...
Quel qualcuno è Google, non credo che in questo caso determinati programmi (che so, una VPN o roba simile) possano ovviare alla ferrea ostinazione del fornitore del servizio di posta elettronica.
O meglio, forse si può pure proprio con una VPN, ma questo va oltre le mie conoscenze tecniche (probabilmente basta fare una ricerca in Internet, non credo che il problema affligge solo me e te su tutto il pianeta Terra...  :? ).

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