21 Novembre 2024 20:22:20
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Codice: [Seleziona];President and Executive DirectorPresidente e direttore esecutivocredo che vada maiuscola anche la "d" di direttore.
;President and Executive DirectorPresidente e direttore esecutivo
Titoli nobiliari e altri titoliI titoli congiunti a cariche ricoperte in vita vanno sempre in minuscolo quando sono generici o in presenza del nome proprio (es.: papa Giovanni Paolo II, granduca del Lussemburgo, re d'Italia). Questa regola generale vale per: titoli di dignità, titoli ecclesiastici, nobiliari, militari, cavallereschi e di ufficio; cariche pubbliche, politiche, accademiche, scolastiche, professionali e militari, autorità (es.: imperatore, re, principe, conte, duca, dottore, avvocato, colonnello, generale, don, monsignore, fra', suor, padre, vescovo, cardinale, papa, assessore, deputato, senatore, primo ministro, professore - quest'ultimo in generale va omesso se c'è il nome, o si indicano eventuali titoli accademici o istituzionali); titoli e appellativi onorifici o di rispetto (anche religiosi) attribuiti alla persona (cavaliere, commendatore, beato, santo).All'interno di un testo, è possibile indicare il titolo al maiuscolo nel caso ci si riferisca con tale appellativo ad una persona specifica, sostituendone di fatto il nome. Bisogna quindi distinguere frasi come Non era mai stato eletto un papa così rapidamente da Il Papa ricevette in udienza. Oppure: Ogni vero monarchico ama il suo re e Il Re dovette subito affrontare la questione del referendum istituzionale fra monarchia e repubblica.
2.11 Cariche professionali e istituzionali o dignità religioseRegola«I termini comuni indicanti cariche professionali e istituzionali o dignità religiose iniziano in minuscolo anche quando accompagnati dal termine che ne delimita le competenze».CommentoRiferendoci dunque a cariche istituzionali o politiche scriveremo ministro della Sanità, presidente della Repubblica, sottosegretario alla Presidenza del consiglio, o, nel mondo ecclesiastico, sottosegretario della Pontificia commissione e ancora maggiordomo del Sacro palazzo, dove il termine generico, anche citato in casi particolari e specifici, è scritto interamente in minuscolo, proprio perché non si tratta di nome proprio, ma appunto comune.Riferendoci a cariche professionali scriveremo ingegnere, avvocato, dottore, segretario, impiegato. Riferendoci a dignità religiose diremo per esempio vescovo, rabbino, mullah, ecc.Ugualmente adotteremo la stessa regola per i titoli onorifici (cavaliere del lavoro) e per le cariche militari (generale).
⇒ I nomi che indicano cariche pubbliche o religiose (per esempio: presidente; ministro; assessore; papa; vescovo) si scriveranno con la minuscola quando sono intesi come nomi comuni: "l’elezione del nuovo papa"; "la visita del ministro" e anche quando sono seguiti dal nome "papa Benedetto XVI"; si consiglia però di scriverli con la maiuscola quando si indica col titolo la persona stessa che lo incarna: "il Papa ha tenuto la sua omelia", "ha parlato il Presidente"; ma, come abbiamo detto, in questi casi l’uso della maiscola o minuscola dipende dalla sensibilità di chi scrive.⇒Nomi di enti, società, organismi e istituzioni: il Senato, il Ministero del Tesoro; sebbene si possa anche usare la minuscola, l’uso della maiuscola è raccomandato quando c’è possibilità di confusione con nomi comuni di diverso significato: la Camera dei Deputati – la camera di Marta; la Borsa di Milano – la borsa di Giulia; il Consiglio dei Ministri – il consiglio di un amico.
Le maiuscole si usano così (cito solo i casi più comuni):Titoli e cariche uniti al nome: il titolo con iniziale minuscola, il nome del personaggio con iniziale maiuscola: il presidente Ciampi, il ministro Tremonti, il vescovo Simonetti, l'ambasciatore Secchia, il professor Mariotti, il direttore Gandolfi...Titoli da soli: se si parla della carica in generale, va ancora bene la minuscola: il sindaco di Roma, i generali americani, le encicliche del papa, i re di Spagna... Se invece il titolo è un modo per alludere a una persona in particolare, di solito va la maiuscola: il Primo Ministro ha rassegnato le dimissioni.