Qui IMHO il discorso è un altro: non si tratta di individuare la soluzione migliore dal punto di vista tecnologico, si tratta invece di individuare il giusto compromesso tra bontà tecnologica e openness
E infatti nell'articolo si parla proprio di parecchio codice rilasciato come open ma che open non è proprio, visto che assomiglia vistosamente a quanto altri hanno già brevettato... Tecnologicamente le chiacchiere stavano a zero anche prima, e Theora è sempre stato un ripiego che aveva però un vantaggio: il codice era inattaccabile sotto il profilo brevetti, cosa che VP8 non è, o sembra non essere.
Ciao, Giacomo.