Non so per gli altri, ma posso dirti perché a me questa cosa non piace (anche se come ho detto non uso Gmail se non per il Play Store):
* L'autenticazione a 2 fattori mi da l'impressione di un forzatura con la quale rischi di perdere l'accesso al tuo account proprio nel momento in cui potresti averne più bisogno. Ci sono dei palliativi, è vero, ma perdere lo smartphone significa quasi inevitabilmente perdere l'accesso. E se a farlo è Google è ancora peggio. Se perdo l'accesso alla mia banca, vado allo sportello e chiedo un intervento manuale. Ma con un colosso come Google con chi potrei parlare?
Io non metto in discussione ciò che ti piace oppure no. Ognuno è libero al 123% di decidere se gradire oppure no i cambiamenti.
L'autenticazione a 2 fattori mi da l'impressione di un forzatura con la quale rischi di perdere l'accesso al tuo account proprio nel momento in cui potresti averne più bisogno, vero, ma se non si è stati attenti. Vi sono i codici di backup che ognuno dovrebbe avere sempre con se. Magari in maniera camuffata per non darli in pasto agli acari cattivi cattivi... La soluzione è tra la sedia e la scrivania anche in questo caso. {[(E comunque anche con la banca si rischia di trovare il dipendente che ha lo stesso spirito d'animo mezz'ora prima di uscire per andasene in pensione!!!)]}
Sì, è una forzatura e, sì, ci sono dei possibili imprevisti. Per questo ho consigliato di studiarla per evitare che si manifestassero out of the blue nel momento meno adatto...
* Il 99% degli utenti abiliterà l'A2F utilizzando come secondo fattore il numero di cellulare. Che sarà quindi un altro dato nella ricca collezione di informazioni che Google possiede su di noi. E dato che immagino la gente non abbia decine di schede SIM, quel dato potrà essere usato per ricondurre alla stessa persona account che si era cercato di mantenere separati.
Anche Twitch ha implementato la verifica del numero di cellulare per evitare che io vada a fare il troll o il molestatore nelle conversazioni delle live, magari dicendo che Dante Alighieri vede la montagna del paradiso terrestre e poi incontra Beatrice eccetera mentre stanno ancora pubblicando i primi canti della seconda cantica.
Anche Google stessa offre la possibilità di inserire il numero di cellulare per sapere chi contattare se il mio accaount rimanesse inattivo per tot mesi perché, corna facendo, ho avuto in ictus e cadendo per terra ho urtato il collo contro uno spigolo e rotto irrimedianilmente le prime vertebre cerebrali... e nessuno m'ha portato avanti l'account (e non solo per la sicurezza degli accessi).
Anche altre reti sociali offrono la possibilità di ricevere i codici tramite SMS e chiamata o comunque ricevere il secondo fattore tramite l'uso di un cellulare...
* Esistono come detto dei palliativi come i generatori di token, ma come è ben noto la fortuna di Google è sempre legata al default power.
Esistono anche i token hardware oltre ai generatori di codici OTP.
* Per di più non c'è alcuna chiarezza nelle procedure e nelle possibilità di azione. Tutto è lasciato in modo confuso e parziale (dark pattern) essenzialmente per far convergere gli utenti sul modello che piace a Google: solo app made in google, solo chrome, tracciamento ossessivo. E mi sembra che ci stiano riuscendo.
Probabile. L'alternativa se non si gradiscono i metodi adoperati da Google e la scarsa chiarezza di informazioni è adoperare una casella di posta elettronica diversa da Gmail e un browser diverso da Chrome, Brave, Vivaldi, Otter Browser, etc
Esistono caseggle di posta elettronica capienti e browser alternativi validi (anche se non sono esattamente come Chrome)... La scelta di un browser non è un matrimonio indissolubile che ci vincola vita natural durante...