Non riuscito l'invio della password per l'utente *********@gmail.com. Il server di posta pop.googlemail.com ha risposto: Web login required: https://support.google.com/mail/answer/78754
Allora, questa cosa sta capitando anche a me, ma nel mio caso il motivo non è Thunderbird.
Se ci si connette - in questi giorni - in una città diversa dalla propria abituale con il proprio PC portatile, ad una linea wi-fi diversa dalla solita (che sia a sbafo tipo quelle degli hotel oppure la propria ma sulla banda 5G) oppure in tethering dal proprio smartphone magari con una nuova SIM di un altro operatore, il messaggio è sempre quello riportato su.
Paranoico? A me personalmente infastidisce non poco, ma quello è e quindi c'è poco da fare: collegarsi in webmail e confermare che
"Sì, ero proprio io". Nonostante questo, occorre poi fare clic sulla freccetta all'ingiù a destra della risposta che appare e confermare tale dichiarazione. Dopodiché Thunderbird dovrebbe ricominciare a funzionare regolarmente (almeno a me lo ha fatto, tranne su un account Gmail che non so quale accidenti abbia) anche se il dispositivo utilizzato apparirà col segnale di sbarramento nella lista di Gmail, ad avvertire che è abilitato ma non è ritenuto sicuro.
Ripeto:
Thunderbird non c'entra nulla!Prendetevela con Google e scrivete al loro indirizzo di assistenza per protestare di questa pseudo-sicurezza.
Perché pseudo-sicurezza e non paranoia?
Ho attualmente 8 indirizzi Gmail attivi nel mio TB e ognuno di essi ha come indirizzo di emergenza Gmail un altro indirizzo di emergenza Gmail
(lo so, all'epoca non ho fatto una cosa furba, dovevo metterne uno unico ma mi sembrava troppo insicuro). Immaginate quindi voi tutti gli indirizzi bloccati e il login-conferma-conferma-logout-login-conferma-conferma-logout- login-conferma-conferma-logout-login-conferma-conferma-logout effettuato per ben otto volte...
Ad un utente viene istintivo quindi autorizzare tutti gli accessi sospetti (tipo il windowsiano
"Accetta" / "Accetta" / "Ok" / "Ok") stante la grande perdita di tempo sugli indirizzi di recupero...