Leggere al risposta in cima al messaggio è comodo, lo ammetto.
Ma quando ci sono risposte nidificate con citazioni varie oppure i messaggi si accumulano uno dietro l'altro ecco che la cosa inizia a diventare meno comprensibile, anche se ormai tutti sono abituati a questo stato di cose e la causa è il l non rispetto dello standard (e per questa cosa ringraziamo programmi storici come Microsoft Outlook e Gmail/Android ).
Leggere al risposta in cima al messaggio è comodo in alcuni casi e soprattutto quando la conversazione è breve, come pure il messaggio a cui si risponde.
In questo caso la risposta è subito visibile e leggibile con annesse a essa la risposta di cui si ha bisogno.
Il problema si complica, come già fatto notare, quando il fornitore di posta elettronica (casella gratuita) e/o il programma di scansione antivirus inseriscono informazioni (sotto forma di codice html, magari) e immagini.
Iniziare la risposta sotto il testo del messaggio a cui si risponde e inserire la firma alla fine è il comportamento che Thunderbird raccomanda.
Capisco e comprendo perfettamente le obiezioni poste da max1210, ma la risposta sotto al messaggio citato da un punto di vista personale rende più chiaro e intellegibile il sapere quale affermazione si dovrebbe considerare in risposta a cosa.
Vero è che in ambito lavorativo la firma contiene le informazioni di contatto dell'azienda e del referente aziendale e molti preferiscono mettere queste informazioni in evidenza subito, ma questo rischia di minare la leggibilità e la comprensibilità in caso di allungamento della conversazione al cui interno vi sono più quesiti già alla partenza.
Io non farei distinzioni tra corrispondenza personale e corrispondenza lavorativa.
Spesso chi adopera un metodo in un contesto tende ad applicarlo anche nell'altro con le conseguenze che ne derivano.
Personalmente ritengo fastisiosissimo vedere che qualcuno risponde sopra ai messaggi che gli invio.
E ritengo ancora più fastidioso quando io rispondo sotto e l'interlocutore non lo nota e mi dice che gli ho mandato un “messaggio vuoto”...
I programmi di posta elettronica e le Webmail ci hanno abituato male e hanno favorito la nascita di comportamenti disfunzionali più che contrari alla netiquette che in teoria era nata (tra le varie motivazioni e per lo meno nelle intenzioni) al fine di favorire la reciproca comprensione.
I miei due centesimi bucati.