La vulnerabilità più grande risiede nel ritenere un programma "invulnerabile" e scevro da difetti, bug, falle, al punto da poter creare nell'utente una certa "invincibilità" tale da fargli abbandonare anche le necessarie cautele.
Truecypt 7.1a è stato oggetto di profonda analisi ed era ragionevolmente sicuro.
Ma la sicurezza arriva da un comportamento prudente anche senza arrivare all'eccesso del
"Quiet, Paranoid, Skilled Hacker" (<=Click, tipologia simile agli hacker etici sotto diversi aspetti).
Stanno lavorando su Veracrypt, ma questo è un progetto che non è ancora maturo.
Stanno lavorando su Veracrypt, ma questo non significa che abbiano corretto tutte le vulnerabilità e che non ci siano difetti di progettazione tali da renderlo "defective by design".
Il problema di Truecrypt, ora come ora, non risiede nelle vulnerabilità che ha o che potrebbe avere (cosa comunque meritevole di considerazione), ma nel fatto che nel frattempo si è arrivati a Windows 10 Anniversary Edition, ci sono stati almeno quattro rilasci "maggiori" di Kernel Linux, e via discorrendo.
Rimangono sempre valide le considerazioni fatte nel già citato articolo di Marco Calamari, "
Cassandra Crossing/ Dopo Truecrypt", articolo in cui si diceva che l'unica vera alternativa a TC era TC 7.1a.
Ma come spiegato nell'articolo (già citato), sempre di Marco Calamari, "
Cassandra Crossing/ Un tranquillo weekend di TrueCrypt", si arriva alla conclusione che l'erede di TC 7.1a dovrebbe essere il Linux Unified Key Setup, abbreviato LUKS.
https://en.wikipedia.org/wiki/Linux_Unified_Key_Setuphttps://it.wikipedia.org/wiki/Linux_Unified_Key_SetupSoluzione, rimanete affamati, rimanete prudenti, e soprattutto tenetevi Truecrypt 7.1a (come più volte fatto notare da Miki64, voce di uno che parla nel deserto, o forse doveva essere "voce di uno che parla, nel deserto preparate la strada del S...").
[Spostare una virgola due parole prima o dopo può cambiare il senso a un discorso...]