Ho letto ora che a partire da Firefox 5, i componenti binari contenuti in estensioni devono essere ricompilati ogni volta che uscirà una nuova versione del browser.
Considerando che la ricompilazione riguarda almeno 5-6 sistemi operativi diversi e che andrebbe fatta ogni 3 mesi, questo di fatto rende praticamente impossibile aggiornare estensioni di questo tipo (un esempio è questa
http://users.skynet.be/mgueury/mozilla/).
Inoltre, tutti i componenti XPCOM sono ora in stato di UNFROZEN, il che vuol dire che teoricamente possono essere modificati in ogni nuova release; tradotto per i non tecnici questo vuol dire che POTENZIALMENTE ogni aggiornamento di Firefox/Thunderbird può rendere incompatibile qualsiasi estensione.
Non solo: vuol dire anche che tutto il lavoro (che a volte è assai complicato) fatto per rendere compatibilie un'estensione con Firefox 5 per esempio, può essere vanificato completamente tre mesi dopo...
Dire che il 90% delle estensioni funziona con Firefox 5 non ha nulla di rassicurante: se si perde per strada il 10% a ogni nuova versione, in un anno si arriva al 50%.
Credetemi: questo cambiamento avrà un impatto disastroso nel medio periodo, come si può cominciare a vedere dai post che stanno spuntando nel forum di MozillaZine.
Questo varrà soprattutto per Thundebird che è - diciamolo - un programma assolutamente incompleto senza estensioni.
Penso che estensioni "autorevoli" (ADBlock, NoScript, PDF Download, ...) sono e saranno sempre aggiornate e compatibili, proprio per la serietà ed il costante impegno dei loro autori
No, rimarranno aggiornate e compatibili le estensioni mantenute da coloro che economicamente se lo possono permettere, perché direttamente o indirettamente ci guadagnano.
Ci sono tanti autori che invece scrivono estensioni nel poco tempo libero per passione o per hobby o per generosità e non per questo non sono "seri e costanti nel loro impegno".
Forse Mozilla vuole liberarsi di tutti i non professionisti che scrivono estensioni? Può essere.
Io non ci credo e penso solo che stiano suicidandosi per andare dietro a Chrome (che per inciso non raggiungeranno mai, perché chiaramente Google può controllare anche "l'altra parte" del web).