In effetti MS Outlook non è in crisi… anzi alla fine guadagnerebbe parecchio dall'eventuale fine di Thunderbird (che di fatto è attualmente il suo unico vero "rivale").
Concordo (parliamo di MS Office Outlook, vero?). Tolto Thunderbird di mezzo, Outlook diventerà indispensabile per i
windowsiani (e purtroppo non solo per loro) così come lo sono diventati Word, Excel o PowerPoint.
Forse i tempi sarebbero ormai maturi per integrare nativamente Lightning in Thunderbird, così da dare una sensazione di maggiore "completezza" del programma (soprattutto ai nuovi utenti, solitamente poco abituati a estensioni e simili).
Concordo anche su questo.
E non sai quanto vorrei anche vedere finalmente Thunderbird 10 ESR con un bel po' di estensioni utili già di serie!
(Quasi quasi ne creo uno io e lo metto su Dropbox...)La gente vuole avere il minor numero possibile di programmi che richiedano installazione, se possibile poca manutenzione e scarso sforzo per aggiungere funzioni, componenti, etc ...
Vero anche questo, ma ormai il concetto attuale di posta elettronica non è più quello di una volta, nessuno sa in che direzione sta andando il futuro della comunicazione non-social o non-chat.
dopo questa decisione dubito che ci sia anche solo un ufficietto disposto ad investire su una tecnologia che non garantisce il ritorno degli investimenti.
....
Domanda volutamente provocatoria: io potrò anche valutare le alternative a TB, ma chi glielo va a dire ad un Direttore Generale convinto di abbandonare tecnologie consolidate dagli anni per qualcosa che viene annunciato come "in fin di vita" dopo solo pochi anni che si proponeva esso stesso come l'unica alternativa?
WhiteTiger, se mi parli del caso specifico (Thunderbird, perché se parliamo del futuro dell'open source dovremmo aprire un nuovo topic...) posso risponderti io con il mio modo di pensare molto "materialista".
Un
"ufficietto disposto ad investire su una tecnologia che non garantisce il ritorno degli investimenti" deve anche tenere conto che Thunderbird (e le sue estensioni, e la sua assistenza italiana, cioè noi) non l'ha mica pagato.
Deve tenere poi conto che anche se improvvisamente lo sviluppo di Thunderbird si arrestasse di colpo,
I protocolli IMAP o POP3 rimangono sempre quelli, mica Thunderbird - anche se non aggiornato - non sa o non saprà più gestirli...
Thunderbird rimarrà sempre quello, più o meno, con i suoi pregi (tantissimi) e i suoi difetti (con i quali si può tranquillamente convivere).
Deve tenere quindi conto che le funzioni di base di Thunderbird sono funzionali (perdona il gioco di parole) e anzi dà qualcosa in più rispetto al concorrente MS Outlook Express (anch'esso "gratis").
Deve tenere conto che se cambia s.o. (Windows) probabilmente la posta salvata con Outlook Express andrà persa (così come vengono perse formattazioni particolari o funzioni particolari inseriti nei documenti quando si passa da una versione di Office ad un'altra nuova...
), mentre questo ancora non accadrà con Thunderbird (anche se non so quantificare per quanti altri anni).
Deve tenere conto che se ha Thunderbird può anche spendere i suoi soldi in un nuovo sistema operativo (Mac) o addirittura risparmiare i costi delle licenze e passare a Linux senza perdere nulla della sua posta.
Insomma, come al solito quando il responsabile del piccolo ufficio prenderà in mano la sua lavagnetta di dirigente calcolerà con raziocinio quanti pallini saranno a favore di Thunderbird e quanti saranno contro, solo dopo potrà decidere con effettiva lucidità.