@Miki64: io sono sicuro che Edge non fosse strettamente indispensabile su Linux poiché Linux dispone di tanti browser affidabili, stabili, sicuri, e quant'altro..., ma se un progetto arriva su Linux e migliora in termini di prestazioni, affidabilità, sicurezza e rispetto della privacy ciò, secondo me, è tendenzialmente positivo. Cioè è utile.

Poi io non obbligo nessuno ad adoperarlo. “Your computer, your browser, your way, your rules!!!” né più, né meno...
Edge è un progetto in costante miglioramento (grazie anche al lavoro che stanno facendo su Chromium e su Chrome) ed è una alternativa. Sicuramente possono esserci disparati motivi per adoperare più browser.
@Underpass: concordo con te. Avere delle alternative è positivo.
@Winfox: la Germania e i paesi dell'Est sono posti abbastanza attivi nella progettazione e nello sviluppo se ricordo bene.
@Next: le comunicazioni ai server di back-end e la presenza di identificatori potenzialmente utilizzabili per il monitoraggio sono solo alcuni degli aspetti da prendere in considerazione quando si vuole valutare a 360 gradi la sicurezza di un browser.
Bisognerebbe osservare l'insieme delle varie funzionalità che vanno ad impattare sulla sicurezza e sulla riservatezza.
Se dei dati vengono trasmessi e/o memorizzati e c'è la possibilità di risalire all'identità e poi a cascata ad altri dati il rischio c'è indipendentemente dal fatto che valga la pena sforzarsi in quella direzione. Questo non perché vogliono attaccare proprio una azienda, ma perché quella realtà costituisce una presenza online e rappresenta una porta “attraverso cui entrare per accedervi”.
Se ci sono dei problemi insiti in ciò o delle vulnerabilità o delle falle nella gestione dei dati e della loro trasmissione è sicuro che verranno trovati e forse anche resi noti e sfruttati (l'ordine è ininfluente). Il problema non è il “SE”, ma il “QUANDO”.
Sicuramente Microsoft, Google ed Apple possono aggregare, interpolare, interpretare e strutturare una quantità di dati maggiore rispetto a Mozilla.
Le domande successive sono: a chi servono quei dati, perché, quali sono le finalità, come verranno adoperati, che dati sono e quali sono le tempistiche?
È ovvio che la telemetria ha la sua ragion d'essere indipendentemente dal fatto che la si ritenga un'insieme di funzionalità che dovrebbero essere opt-in (singolo o doppio) o che possono essere opt-out.
Anche la funzione di completamento automatico della ricerca richiede che ci sia una trasmissione di dati e la cosa è motivata.