Topic: Gmail e seamonkey

[Guido Zurlino]

con firefox e con chrome riesco a entrare. Sembra che sia proprio un problema di browser, come se non lo su(o)pportasse... Adesso provo l'altro percorso che mi hai suggerito del nuovo account...

[next]

Ho voluto fare una prova installando SeaMonkey 2.53.4 ed io entro tranquillamente:


A questo punto direi che i sono 4 possibilità:
1. La versione Windows (che ho usato) è diversa dalla versione Mac (poco probabile)
2. Google tratta in maniera diversa SeaMonkey per Windows da SeaMonkey per Mac riconoscendo lo user agent
3. Il tuo profilo SeaMonkey si è danneggiato, in tal caso la prova con un nuovo profilo potrebbe essere risolutiva
4. Come già avvenuto in passato, Google sperimenta nuove cose su una parte degli utenti e non sugli altri per cui diventa impossibile arrivare ad una soluzione

[Guido Zurlino]

Ci sono novità. Se cerco di fare login con i dati già registrati dell'account mi risponde con il solito messaggio. Però se uso aggiungi account e inserisco di nuovo le stesse credenziali, si apre come per magia. Mah...

[Oldfox]

Anch'io ho lo stesso problema di Next, da circa un mese; sembra che Google voglia boicottare Seamonkey. Io lo uso sia per internet, sia per la posta, sia per la creazione dei siti e non voglio che muoia.
Ho fatto la prova che ha detto Guido ed effettivamente se si entra aggiungendo un nuovo account ma inserendo un account esistente, funziona. Addirittura, una volta eseguito l'accesso di un account in questo modo, gli altri account entrano nel modo normale (cioè mantenendo aperto il primo).

[Guido Zurlino]

Confermo quanto dichiarato da Oldfox... è possibile che Google boicotti in qualche modo Seamonkey? Non ne capisco la ragione ma si direbbe proprio di si.

[miki64]

Sicuramente Google non rende la vita facile a tutti i browser che non siano Chrome.
Se Microsoft boicottava i concorrenti del suo Internet Explorer, all'epoca, con righe di codice non standard che rendevano difficoltosa la lettura e la navigazione di un sito, Google invece rende invece difficoltosa la fruizione dei suoi servizi, ormai indispensabili (per alcuni utenti, addirittura vitali).

Se poi lo faccia in nome del business, della sicurezza informatica (a Google non piace che si memorizzino password dei suoi account in un programma locale non Google...) o di che cos'altro volete voi...  non lo sappiamo...

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