Dalla varietà è possibile che poi le eccellenze emergano. Anche se questà varietà può sconcertare per il suo eccesso.
1) la distribuzione-madre di (quasi) tutte le altre in classifica non c'è mai. Chi ha creato delle distribuzioni derivate ha sicuramente un debito di gratitudine verso Debian per più di una motivazione, ma in genere le distribuzioni derivate nascono anche per sopperire a presunte o reali mancanze di quella che è la distro "originale".
Parrot Linux (basata su Debian) non è affatto male come ditribuzione. Anche
LXLE OS (basata su Lubuntu, a sua volta basata su Ubuntu, a sua volta basata su Debian) è gradevole e abbastanza funzionale, considerando il fatto che è una "lightweight distribution".
2) Saranno tre anni abbondanti che da Ubuntu sono passato a Mint (che poi ho abbandonato) e poi a Debian e sto provando Parrot Sec. Le cose non capitano per caso.
3) Mint rimane salda al 1° posto. Mint è al primo posto della classifica delle pagine più visitate di Distrowatch, poi c'è Debian e al terzo posto Ubuntu.
Ma nell'articolo di Jack Wallen viene scalzaata da
Elementary OS, opinione che condivido abbastanza. Vedasi poi il punto 1)
4) Troppa varieta disperde le forze e disarma l'utenza che si sente persa, ma io ci avrei alcune idee sulla motivazione di tutto ciò. Oltre al fatto che se io creo una distribuzione derivata da Fedora e basata su essa, c'è già chi si occupa dei repository e della compilazione dei pacchetti RPM, etc e via dicendo, con buona probabilità.